Un Museo Preistorico aperto a tutti

Il Museo di Casal de’ Pazzi, giacimento preistorico musealizzato databile ad almeno 200.000 anni fa, è spesso considerato “ai margini” per via della sua ubicazione nella periferia romana e delle sue tematiche poco convenzionali. Proprio la sua “marginalità” lo ha portato da sempre ad interessarsi particolarmente alle categorie di fruitori solitamente meno coinvolte nei Musei, tra le quali rientrano le persone con disabilità fisiche, sensoriali e soprattutto cognitive. I numerosi progetti di implementazione dell’accessibilità e le tante collaborazioni in corso con professionisti, associazioni, cooperative sociali, scuole di formazione di settore, hanno reso questo luogo della cultura un polo di sperimentazione dei temi dell’inclusione e accessibilità. In occasione del “F@MU23 - Apriti Museo”, una visita guidata multisensoriale e interattiva effettuata dai curatori del Museo si propone di illustrare non soltanto le affascinanti peculiarità archeo-paleontologiche del Museo, ma anche le iniziative in corso riguardanti il tema della manifestazione di quest’anno, avvalendosi anche di testimonianze dirette e mostrando alcuni materiali e metodi utilizzati per far compiere a tutti, nessuno escluso, un viaggio inclusivo indietro nel tempo fino al Pleistocene Medio, periodo in cui a Roma e a Casal de’ Pazzi vivevano i nostri antenati umani, elefanti preistorici, ippopotami, rinoceronti, iene e non solo.