Riflessi / The river
Jerico Cabrera Carandang (1992-), street artist
Il murale si sviluppa lungo tutto il muro di recinzione del Museo di Casal de' Pazzi e raffigura un paesaggio primordiale, caratterizzato dal letto di un fiume, circondato da una natura rigogliosa e da un vulcano attivo che si intravede in lontananza. Nella parete più bassa, antistante l'entrata del museo, si osservano le ombre di alcuni pachidermi riflesse sull’acqua, che richiamano l’epoca pleistocenica.
L’opera pittorica dal titolo Riflessi ricostruisce, in maniera visionaria e avvolgente, l’ambientazione naturalistica pre-esistente alla struttura del museo rappresentato dall’immagine dell’antico fiume che una volta scorreva proprio dove oggi sorge il Museo.
I riflessi dell’antico affluente dell’Aniene raccontano la quotidianità degli animali che popolavano la zona grazie alla sorgente di vita rappresentata dal fiume. Quel corso d’acqua che ha conservato i loro resti permette oggi di visitarli all’interno del Museo: i reperti sono un specchio della vita preistorica e l’originalità dell’opera sta proprio nello sfruttare questi riflessi per far viaggiare il visitatore nel passato.
L’opera è stata pensata utilizzando collettivamente tutti e quattro i muri disponibili come se fossero un’unica tela. Una visione frontale del corso di un fiume che si estende su tutta la lunghezza del primo e dell’ultimo muro per poi aprirsi alla visione di una scena naturalistica preistorica sul muro centrale.
Opere della sala
La sala
Il giardino del museo non nasce per caso. Esso vuole offrire una suggestione.
Il sentiero ricorda il percorso di un fiume e, sulle sue sponde, ci sono piante che esistevano già nel Pleistocene. Quasi tutte fanno parte ancora oggi degli ambienti mediterranei e temperati che caratterizzano la penisola italiana.